Caratteristiche
La denominazione sodio silicato non è specifica per un’unica tipologia di sostanza chimica, bensì con tale termine si indica un insieme di sali sodici dell’acido silicico assai differenti tra loro per comportamento e caratterizzazione chimico-fisica, dato che al variare di determinati parametri varia in modo significativo il grado di polimerizzazione.
Loro importante caratteristica è la idrosolubilità, infatti sono principalmente commercializzati in forma liquida; grazie a tale caratteristica solubilità e alla natura vetrosa del solido, il sodio silicato in soluzione acquosa viene comunemente chiamato “vetro liquido”.
Altri importanti aspetti del sodio silicato sono:
resistenza al calore, dovuta alla natura inorganica e soprattutto alla non volatilità dei silicati;
resistenza agli acidi, dovuta alla insolubilità e alla perfetta inerzia chimica della SiO2 in ambiente acido, eccezion fatta per l’acido fluoridrico.
Le componenti di un sodio silicato sono dunque:
la silice, SiO2, che ne costituisce la parte acida
l’ossido di sodio Na2O, che ne costituisce la parte basica
acqua, H2O
Il rapporto tra il quantitativo di silice (SiO2) e alcali (Na2O) presente in soluzione acquosa definisce le caratteristiche e il comportamento del prodotto, dato che alti rapporti presentano elevata polimerizzazione e, viceversa, bassi rapporti ponderali presentano in maggior misura le forme monomeriche.
Dal rapporto tra tali specie e dalla loro concentrazione dipendono non solo le caratteristiche finali, quali viscosità, temperatura di ebollizione e densità, ma anche la classificazione di pericolosità del prodotto e il loro settore di utilizzo.
Il sodio silicato è un prodotto di natura esclusivamente inorganica.
Tipologie
Possono essere predisposte soluzioni acquose aventi rapporti ponderali SiO2/Na2O compresi tra 1,6 e 4,0 a diverse concentrazioni a seconda dell’utilizzo finale.
È inoltre possibile formulare tali soluzioni acquose con aggiunta di specifici additivi, al fine di migliorarne le prestazioni in determinati ambiti.
A seconda dell’applicazione o di ogni specifica esigenza industriale, il nostro personale è a disposizione per definire la migliore tipologia di silicato sodico da adottare.
Imballo
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Impieghi
La particolare composizione chimico-fisica, così come la capacità di polimerizzare per evaporazione dell’acqua o per interazione con i diversi supporti o reagenti, rendono il “vetro liquido” assai versatile e di fondamentale impiego quale ausiliario per i diversi settori industriali e professionali.
Le principali applicazioni del sodio silicato in soluzione acquosa sono:
- Azione legante: mediante interazione chimica e fisica con il substrato, il sodio silicato è in grado di agire da adesivo.
- Azione tampone sul pH, mantenendolo a valori alcalini come necessario nelle applicazioni in detergenza o nei bagni chimici di “disinchiostrazione” dell’industria cartaria.
- Azione filmogena, dovuta all’aumento di viscosità e alla creazione di un film solido vetroso a seguito dell’evaporazione dell’acqua.
- Azione ignifuga, dovuta alla formazione di pellicole refrattarie e termoisolanti che impediscono l’intimo contatto tra combustibile (legno, carta, cotone, etc.) e comburente (aria).
- Azione anticorrosiva sui metalli dovuta sia all’innalzamento del pH, sia alla formazione di un monostrato di silicato metallico sulla superficie, che ne previene l’ossidazione.
- Azione flocculante sui cationi e policationi.
- Azione deflocculante e fluidificante di argille.
- Azione di scambio ionica: il silicato è in grado di abbattere le concentrazioni di ioni calcio, magnesio e metallici in soluzione acquosa, esplicando quindi un’azione di addolcimento nei confronti delle acque e di inertizzazione dei metalli tossici.
- Azione saponificante.
Grazie a tali proprietà, il sodio silicato è utilizzato nei seguenti settori e applicazioni:
- Detergenza.
- Industria cartaria.
- Edilizia
- Accelerante di presa del cemento.
- Trattamento superficiale di opere cementizie, quali ad esempio: pavimenti industriali, banchine portuali, dighe.
- Consolidamento dei terreni mediante iniezioni chimiche.
- Acquedotti, per evitare la corrosione delle condotte e il conseguente inquinamento dell’acqua potabile.
- Industria ceramica, quale additivo deflocculante per barbottine.
- Fonderie, per la produzione di stampi.
- Cartotecnica, quale adesivo o impregnante delle carte e dei cartoni.
- Recupero del petrolio dai pozzi esauriti.
- Produzione di geopolimeri.
L’elenco non è esaustivo e la ricerca di nuove applicazioni, così come di miglioramento di quelle note, è in continua evoluzione!